La cefalea è una tra le più frequenti patologie del sistema nervoso. Colpisce nel mondo circa 1 persona su 10 nel corso della vita, soprattutto nei Paesi occidentali, nel genere femminile e nel periodo di maggiore produttività lavorativa. Si tratta di un dolore che condiziona la vita sociale e lavorativa delle persone che ne soffrono determinando una vera e propria disabilità, con elevato impatto economico sulla società. Molte persone che soffrono di cefalea si auto-medicano, assumendo cioè i classici antidolorifici da banco, spesso con scarsi benefici. Riconoscere la natura del mal di testa, attraverso la diagnosi certa di uno specialista, permette invece una cura davvero efficace.

In una bassa percentuale può essere sintomo di una patologia importante (vascolare, neoplastica, traumatica, ecc.) o derivare da disturbi oculari, come i difetti refrattivi non opportunamente corretti. Tuttavia, nella maggior parte dei casi la cefalea è una vera e propria malattia, benigna, ma fortemente invalidante.

Quali sono i tipi più frequenti di cefalea?

  • la cefalea di tipo tensivo
  • l’emicrania
  • la cefalea a grappolo
  • le cefalee croniche

Tutte le forme di cefalea hanno un potere invalidante nel momento in cui la frequenza delle crisi, l’intensità del dolore e la presenza di sintomi associati come nausea e vomito possono compromettere le attività della vita quotidiana con un conseguente impatto familiare, sociale e lavorativo. Molte persone che soffrono di cefalea si auto-medicano, assumono cioè i classici antidolorifici da banco, spesso con scarsi benefici. Non hanno quindi una diagnosi certa e una terapia adeguata e vanno incontro al rischio della cronicizzazione o dell’aggravamento dei sintomi causato dall’abuso di farmaci.
La cefalea da abuso di farmaci è una condizione comune tra chi contrasta il dolore con terapie ‘fai da te’.

Per un percorso di diagnosi e cura personalizzato potete rivolgervi alla Dott.ssa Barbara Vitrani, specialista in Neurologia, esperta in cefalee.